mercoledì 13 aprile 2016

Code Infinite Per Zerocalcare. È Cosa Buona E Giusta?




Salve gente, la sera dell'11 aprile le migliori Feltrinelli delle grandi città sono rimaste aperte fino a serata inoltrata per il lancio del nuovo volume di Zerocalcare, Kobane Calling, edito da Bao Publishing.
Da subito nei vari social si è molto parlato delle code interminabili che si sono create per acquistare questo fumetto e oggi volevo esprimere brevemente la mia opinione.
Prima di cominciare vi ricordo, come al solito, di passare dalla Pagina Facebook dove potete trovare molte cose che non pubblico qui sul Blog; se poi volete aiutarmi commentate con le vostre opinioni e condividete l'articolo.
Bene, procediamo.




Titolo: Kobane Calling
Autore: Zerocalcare
Editore: Bao Publishing
PUOI ACQUISTARLO SCONTATO QUI

Premettendo che di Zerocalcare ho solo letto "La Profezia Dell'Armadillo", qualche tavola sul suo blog e i due capitoli inerenti a Kobane uscite sulla rivista Internazionale, per me è un buon fumettista originale che utilizza uno stile adatto a qualsiasi pubblico (giovane o più adulto, fruitore seriale di fumetti o meno).
Purtroppo però, pur essendomi piaciuto ciò che ho letto, non mi ha mai preso davvero e non mi ha trasmesso così tanto da farmi diventare suo "fan" tanto da comprare qualsiasi opera scritta da lui o da fare ore ed ore di coda per uno sketch.
Per quanto riguarda proprio quest'ultima cosa e ritornando al tema principale di questo articolo, secondo me queste file chilometriche davanti le librerie hanno sia aspetti positivi che negativi.
Provate a pensare quanti siano gli scrittori e/o fumettisti (specialmente in Italia) che riuscirebbero a creare queste code, in contemporanea in varie città, per avere subito il nuovo volume (anche e sopratutto laddove non ci sia la possibilità di incontrare l'autore per una dedica, ma solo l'opportunità di comprare qualche chicca e gadget esclusivi); io dico che si contano sulle dita di una mano.
Quindi in un periodo storico dove le persone che leggono assiduamente sono sempre meno, a favore di un mondo incentrato sul "fancazzismo tecnologico", chiunque riesca a portare le persone a spendere i propri soldi per leggere è sicuramente una cosa buona; se poi nello specifico consideriamo che si tratta di un fumetto e di un autore italiano la questione diventa ancor più positiva.
Come sappiamo in Italia leggere fumetti è ancora considerata da molti qualcosa per adolescenti, i veri amanti del genere non sono tanti e ancor meno sono quelli che acquistano regolarmente e legalmente (data l'infinita possibilità che il web offre di trovare qualsiasi cosa "aggratis"); quindi un autore che riesce a far parlare di sè in questo modo e che crea così tante discussioni in giro, porta a far interessare al fumetto persone che non ne hanno mai preso uno in mano o che sono fossilizzate su canoni imposti dalla società, ampliando il pubblico per un mercato che nel nostro Paese è sempre stato povero.

Ovviamente non mancano poi i furbetti che approfittano di una moda per lucrare su di essa; dopo un giorno dall'uscita del volume infatti, cominciano a saltar fuori sui vari siti di compravendita come eBay e Subito annunci dei vari volumi autografati, gadget esclusivi ecc a prezzi "folli".

In giro ho sentito persone dire riguardo a ciò che sia una cosa negativa o addirittura che porterà alla "definitiva morte del fumetto"; personalmente credo che queste cose siano sempre esistite e che in realtà creano ancora più curiosità a chi è ignorante in materia e quindi ancora più pubblico per il fumetto.
Ognuno è libero di fare 3/4 ore di coda per poi comprare più di un volume e vendere quelli in eccesso per risparmiare e magari guadagnare qualcosa, sta poi nel buon senso delle persone accettare o meno di spendere certe cifre esagerate (ricordo che qualche tempo fa cominciarono a circolare su eBay degli iPhone con il gioco Flappy Bird installato a cifre da capogiro perchè l'app era stata rimossa dallo store, ma poi in realtà quanti di questi sono stati venduti? È peggio una persona che si approfitta di una moda o le persone così ingenue da permetterlo?).

Quello che mi mi fa pensare è invece la questione delle grandi catene di librerie che cominciano ad affacciarsi sul mondo del fumetto, cosa che in realtà sta avvenendo già da qualche anno; se infatti marchi e negozi come Feltrinelli e Mondadori, investendo sul mercato del fumetto, porteranno una maggiore fruibilità allo stesso (cosa positiva per le case editrici e gli autori), che ne sarà delle buon vecchie fumetterie che già da tempo sono in profonda crisi? Chi preferirà le piccole fumetterie indipendenti, magari gestite da appassionati, ai grandi negozi meglio organizzati e che spesso offrono possibilità varie di sconti?

In conclusione quindi, che le opere di Zerocalcare siano effetivamente ed oggetivamente così valide tanto da creare giustamente o no code infinte, oppure il succo del discorso sia che sono impazziti tutti per qualcosa di effimero che svanirà presto, è difficile dirlo; ma è innegabile che per il mondo del fumetto è qualcosa di positivo.
Spero che i nuovi "iniziati"a questa passione così bella, utile anche alla formazione di una persona, non si fermino a leggere solo Zerocalcare perché di moda, ma partano da esso per incuriosirsi ancor di più alla nona arte e comincino un po' ad uscire dai loro schemi per provare qualcosa di nuovo anche di nicchia.
Credo che tutti gli autori italiani, editori e negozianti dovrebbero ringraziare Zerocalcare, o forse meglio dire "la moda Zerocalcare", perché può davvero far bene a questo mondo così poco conosciuto!

Voi che ne pensate? Spero di non avervi fatto annoiare con queste riflessioni, aspetto le vostre considerazioni sulla questione attraverso i commenti e le condivisioni. :)

Joe Bee

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